Villa de Claricini Dornpacher si trova a Bottenicco di Moimacco, piccolo borgo rurale alle porte di Cividale del Friuli.
Fu edificata intorno alla metà del XVII secolo dalla famiglia de Claricini Dornpacher.

La famiglia

I conti de Claricini provenivano da Bologna e si insediarono a Cividale verso la metà del XIII secolo. Grazie all’impegno politico e alle unioni matrimoniali con importanti casate friulane, la famiglia acquisì potere e ricchezza fino ad ottenere nel 1368 l’investitura di beni feudali da parte dell’imperatore Carlo IV. Nel 1418 un’altra investitura imperiale accordava ai de Claricini l’onore di aggiungere al loro cognome il predicato di Dornpacher, casa austriaca estinta.

Contessa Giuditta de Claricini Dornpacher

Le attività politiche e culturali furono sempre tenute in grande pregio presso i de Claricini. In particolare ricordiamo il letterato Nicolò che nel 1466 trascrisse la Divina Commedia, dotando così il suo casato di uno dei più antichi codici danteschi friulani: il “codex Claricinensis“. Inoltre nel XVII secolo vi furono due cavalieri di Malta, entrambi di nome Giacomo. In tempi più vicini a noi, il conte Nicolò (1864 – 1946) fu Presidente della Veneranda Arca del Santo di Padova ed ebbe grande interesse per gli studi danteschi e l’arte di Giotto.

Sua figlia Giuditta (1891 – 1968), ultima proprietaria della villa di Bottenicco, fu collezionista e studiosa di arti tessili. Istituì per volontà testamentaria la Fondazione de Claricini Dornpacher.

La Fondazione

Grazie al lascito testamentario della Contessa Giuditta nel 1971 nacque la Fondazione de Claricini Dornpacher. Come previsto dallo statuto quest’ultima non persegue fini di lucro e ha lo scopo di conservare il patrimonio avito, promuovere studi e manifestazioni culturali.
La frase guida della Fondazione è “Custodire e produrre cultura”.
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La villa

La villa seicentesca, per volontà della famiglia de Claricini, conserva in ogni sua stanza i mobili e gli oggetti d’arte e viene periodicamente aperta al pubblico per visite guidate.
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Davanti alla villa, esposto a sud, si apre un bel giardino all’italiana racchiuso da balaustre. Il grande pavimento centrale di pietra, scandito ai margini da vasi di limoni e fiori, divide simmetriche aree verdi ornate da arbusti di bosso, statue e fontane. Infine oltre la balaustra si sviluppa un vasto parco di circa due ettari con prato e bosco. Qui sono presenti gruppi di essenze secolari quali faggi, abeti e cedri.